La posa in opera di infissi è uno degli elementi fondamentali per garantire il massimo del comfort e della sicurezza in casa in qualsiasi condizione climatica
Faccio una premessa: una posa in opera di infissi certificata è sinonimo di garanzia soprattutto in fatto di isolamento termico e acustico.
Un nostro recente studio dimostra che il 90% dei risultati della sostituzione di vecchie finestre viene vanificato da un sistema di posa inadeguato.
Purtroppo spesso la posa in opera di infissi viene erroneamente affidata a serramentisti che vantano sedicenti “qualificazioni”.
Ci si affida magari a posatori senza titolo, privi di certificazioni e che ancora usano termini come “posa a regola d’arte”.
Sono proprio queste persone a commettere i più gravi errori come:
- la mancata adozione di un controtelaio con prestazioni termiche e meccaniche adatte allo scopo;
- la mancata realizzazione dei nodi di sigillatura tra controtelaio e muro;
- la mancata verifica finale dei serramenti rispetto alla tenuta all’aria, al rumore, ecc.
Per non parlare dei piccoli serramentisti che ancora usano controtelai di legno murati con semplice intonaco, pur sapendo che quest’ultimo non aderirà correttamente. La conseguenza è che tra controtelaio e muro si formerà una crepa che metterà in diretto contatto l’ambiente interno con quello esterno.
E che dire dell’uso di prodotti non idonei che poi scatena anomalie funzionali riscontrabili anche dopo anni?!
Come fare per evitare di affidarsi a serramentisti improvvisati?
Per essere sicuro di esserti affidato nelle mani giuste, devi porre le giuste domande. Qui te ne suggerisco qualcuna tra le più importanti.
Pronto?
Cominciamo!
Primo: quali sono le Garanzie (non bastano quelle di prodotto)?
Per prima cosa chiedi e verifica che nel contratto sia presente una Garanzia di Risultato come quella di Finestre Senza Pensieri.
Non ti fidare di chi ti parla di garanzia decennale di prodotto. La garanzia sul prodotto è insufficiente! Quindi chiedi sempre se nel contratto è presente una garanzia di risultato. Domanda che ti venga esibita il documento di garanzia che specifica in cosa consiste.
Secondo: chiedi se i posatori sono certificati e dotati di patentino di montaggio.
Purtroppo sono tanti i serramentisti che installano infissi con posatori indicati come “qualificati”. Ma la domanda è: “chi li ha qualificati”? Chi li ha dichiarati idonei a svolgere questa mansione?
Affidati solo a posatori certificati, dotati di patentino di montaggio. Inoltre chiedi che venga esibito il documento in questione e che non sia scaduto.
Terzo: chiedi chi è l’Ente che certifica e che vigila sulla posa in opera.
A titolo esemplificativo, esistono enti come l’IFT di Rosenheim accreditati per la certificazione e la vigilanza sulla posa in opera.
Tali enti verificano che l’installazione venga eseguita secondo normativa.
Se ti rispondono che la posa è “a regola d’arte” o “qualificata”, in pratica ti stanno dicendo che la posa non è certificata.
Quarto: fai qualche domanda tecnica (se hai qualche competenza nel settore)
Potresti porgere qualche domanda tecnica, se preferisci addentrarti nella materia.
Potresti ad esempio domandargli quale sarà la larghezza minima del giunto di dilatazione.
Per tua informazione, questo dovrà essere tale da consentire le variazioni dimensionali dei profili del telaio (causate dai cambiamenti di temperatura) e da assorbire le sollecitazioni provocate dagli assestamenti della muratura.
Più in dettaglio, il giunto di dilatazione per la posa del telaio in luce è costituito dai seguenti componenti:
- cordolo di silicone esterno a vista con una grande resistenza agli agenti atmosferici, buona elasticità e buona adesione alle pareti del giunto;
- schiuma poliuretanica con funzioni riempitive e di isolante termo-acustico;
- supporto di fondo giunto che, inserito nella fuga, esercita sulle pareti una pressione tale da resistere all’iniezione della schiuma e permette di fissare la profondità di inserimento del sigillante conferendo ad esso la libertà di dilatazione o di contrazione;
- cordolo di sigillante acrilico interno per separare il giunto dall’atmosfera dell’abitazione.
Quinto: richiedi informazioni precise sull’adozione del controtelaio.
Detto anche falso telaio, è l’elemento di connessione tra muratura e serramento, consentendo l’ancoraggio del serramento e stabilisce le quote del davanzale e dell’intonaco.
I controtelai in uso fino a qualche anno fa erano costituiti da assi di legno oppure in metallo (in quest’ultimo caso, si spera almeno dotati di lamiera zincata). Questi risultano oggi superati a causa della geometria dei profili. Inoltre possono costituire dei pericolosissimi “ponti termici” tra ambiente esterno ed interno che inducono dispersioni di calore e formazione di muffe, condense sia superficiali che interstiziali.
I controtelai di nuova concezione (termici) sono dotati di effetto “taglio termico” che eliminano ogni problematica di dispersione termica e di ristagno d’acqua.
Infine non avere fretta di decidere, soprattutto in assenza di precise garanzie. Questo è il consiglio più affettuoso che sento di darti.
Per tutto il resto, ci sono i miei consulenti che gratuitamente possono assisterti nel fornirti tutto ciò che ti occorre per prendere una decisione sana e consapevole.
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Gianluca Caputo, amministratore delegato di Windor e ideatore del metodo Finestre Senza Pensieri