Un team di scienziati italiani ha dato vita alle finestre che producono energia, ad impatto ambientale zero. L’obiettivo è quello di creare città completamente fotovoltaiche
Fino ad ora le finestre hanno avuto solamente un ruolo. Il compito che hanno assolto, chi più chi meno, è stato quello di difenderci dal freddo, dal caldo, di avere un po’ di privacy e sicurezza. Per le finestre del nostro futuro questi concetti sembrano ormai superati. O meglio, a queste caratteristiche che non perderanno mai, le finestre aggiungeranno un potenziale molto importante. Parliamo di finestre che producono energia, prendendola dall’esterno e trasmettendola all’interno delle nostre abitazioni.
Questa è la direzione che stanno prendendo tutte le ricerche che riguardano le finestre di ultima tecnologia. E non poteva essere diversamente. Le finestre che producono energia significano due cose importanti: notevole risparmio energetico per le nostre tasche e un fondamentale contributo all’ambiente.
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Anche l’Italia figura nella lunga lista di studiosi che si stanno cimentando con queste finestre che producono energia. E uno dei progetti particolarmente apprezzati è firmato dall’Università Bicocca di Milano. In cosa consiste? Sono finestre dotate di nanoparticelle fluorescenti che catturano e concentrano la luce solare producendo appunto energia.
Una comune finestra così sarà trasformata in un pannello solare in grado di alimentare i computer di un ufficio, il condizionatore d’aria o l’illuminazione interna di un’abitazione.
L’invenzione è il frutto del lavoro messo a punto da una squadra del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università Bicocca di Milano, coordinato dai professori Francesco Meinardi e Sergio Brovelli. Questa squadra ha operato in collaborazione con il Los Alamos National Laboratory (Stati Uniti) e con l’azienda statunitense UbiQd, e alla fine sono riusciti a realizzare non solo finestre che producono energia ma anche un prodotto non tossico, a impatto ambientale zero.
Il primo step è stato la creazione di finestre che producono energia, ma l’obiettivo principale, per voce dello stesso Sergio Brovelli, è quello di creare una totale integrazione invisibile del fotovoltaico nel contesto urbano. E per fare questo l’Università di Milano è già un passo avanti.

Gianluca Caputo, amministratore delegato di Windor e ideatore del metodo Finestre Senza Pensieri