Nel mirino de Le Iene le ristrutturazioni di Torino: con il bonus ristrutturazione, i costi raddoppiano. In arrivo il decreto su controlli a misure anti-frode che ti aiuta a riconoscere i furbetti e ad evitarli come la peste
Ennesima truffa scoperta da Le Iene! Il Bonus ristrutturazione è un’opportunità che può trasformarsi in una truffa se non presti la giusta attenzione.
Il servizio di Luigi Pelazza documenta l’ennesimo caso dei furbetti che a Torino avrebbero fatto lievitare i costi delle ristrutturazioni. Tutto ciò ai danni dello Stato che rimborsa chi li commissiona in sconti fiscali.
Secondo gli ingegneri consultati, i conti non tornerebbero almeno del doppio. Se ne parla qui.
Il caso del Bonus ristrutturazione scoperto dalle Iene
Il Bonus ristrutturazione permette ai proprietari di appartamenti di riqualificare energeticamente la propria abitazione spendendo cifre irrisorie grazie al meccanismo della cessione del credito e sconto in fattura.
Il proprietario, una volta valutato il preventivo della ditta incaricata dei lavori, può dare subito seguito ai lavori pagandoli fino a molto meno della metà!
Ed è proprio sulla questione dei preventivi che si sono concentrate Le Iene.
Sono due i cantieri aperti a Torino che sono finiti nel mirino della trasmissione televisiva.
In tutti e due i casi, secondo la trasmissione televisiva Le Iene ci sarebbero degli errori nei preventivi.
Per la prima ristrutturazione il costo previsto è di circa 1.500.000 di euro, mentre per il secondo cantiere il costo sarebbe di 14.000.000 di euro.
Dai calcoli effettuati dagli ingegneri incaricati da Le Iene il costo reale sarebbe molto più basso, di circa la metà.
Questi gravi errori nei preventivi potrebbero causare un danno enorme al proprietario della casa.
Infatti, se l’Agenzia delle Entrate dovesse valutare come spropositati i costi dei lavori in questione, potrebbe chiedergli conto della spesa e obbligarlo a sborsare la differenza tra il valore reale dei lavori e l’eccedenza.
Come smascherare i furbetti ed evitare che ciò accada? Ecco il decreto su controlli a misure anti-frode
Il Governo ha da qualche giorno messo a punto un decreto legge che ti può aiutare tenere lontani i truffatori.
Vediamo di che si tratta.
Contiene le norme anti-truffa e risponde alla necessità di intervenire su frodi ed eccessivi rincari.
Le soluzioni messe in campo vanno dal listino prezzi contro il caro-lavori ai controlli preventivi per evitare i casi di falsi crediti.
Attualmente i controlli sono demandati in prima istanza allo Sportello Unico per l’Edilizia (Sue), chiamato a verificare:
- la mancata presentazione della comunicazione di inizio lavori (la cosiddetta Cila),
- gli attestati sull’edificio,
- gli attestati sugli interventi da effettuare.
All’Enea invece sono demandate le verifiche dei dati relativi alle riqualificazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente e i dati per il «bonus facciate». Ad essa spetta anche il controllo degli interventi legati al risparmio energetico.
Per il momento, le sanzioni prevedono la decadenza del diritto al bonus e multe che vanno dai 2 mila ai 15 mila € per chi ha rilasciato dichiarazioni mendaci.
Nel decreto è previsto anche l’obbligo del visto di conformità.
Quest’ultimo non sussiste se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale. Non è richiesto solo nel caso di opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha intercettato sul nascere numerose cessioni di crediti caratterizzati da evidenti elementi di frode.
Ma attenzione!
In caso di dichiarazioni mendaci, la legge prevede che il recupero del credito venga fatto nei confronti del primo cedente e quindi del cittadino che commissiona gli interventi.
Proprio per questo motivo, devi prestare ancora più attenzione quando stai per firmare.
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Gianluca Caputo, amministratore delegato di Windor e ideatore del metodo Finestre Senza Pensieri