Finestre bioclimatiche, corretta installazione e sane abitudini da tenere in casa: ecco i consigli per una casa confortevole con un occhio alla bolletta
Ogni anno, in Italia, per riscaldare le nostre case bruciamo circa 14 miliardi di metri cubi di gas e 4,2 miliardi di chilogrammi di gasolio. Questo comporta un riversamento in atmosfera di circa 40 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) e di 380.000 tonnellate diossidi di zolfo e di azoto. Ciò scatena il noto effetto serra fonte dei tanti disastri naturali frutto dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature medie del pianeta.
Nonostante ciò, abituati come siamo al benessere, non possiamo rinunciare a case calde d’inverno e fresche d’estate. Allo stesso tempo, dobbiamo tenere in stretta considerazione il progressivo aumento dei costi energetici quale conseguenza di speculazioni politiche e anche e soprattutto della riduzione delle fonti tradizionali di combustibile disponibili.
Considerata la necessità di mantenere la temperatura in casa d’inverno intorno ai 19°-20°, esiste la possibilità di garantirci tepore e benessere senza pesare eccessivamente sulla bolletta di luce e gas.
Certamente la sostituzione dei vecchi infissi con finestre bioclimatiche consente di abbattere fino al 50% il livello di dispersione energetica dovuto alla presenza di spifferi, assenza di cappotto termico, soglie passanti, strutture poco prestanti. La sostituzione dei vecchi infissi con finestre bioclimatiche permette un corretto isolamento degli ambienti casalinghi dall’esterno, impedendo fenomeni associati a condense, ingresso di aria fredda, scompensi termici.
Ma non basta installare finestre bioclimatiche. Occorre prestare attenzione soprattutto alla loro posa in opera che deve avvenire a cura di tecnici specializzati e certificati mediante riconoscimento ufficiale da fonte autorevole. E’ importante che, al momento della firma del contratto, qualcuno vi mostri il tesserino – patente di montaggio per ogni tecnico e posatore che si prenderà cura dei vostri nuovi infissi. La corretta posa in opera delle finestre riduce al minimo la possibilità che la vostra casa si raffreddi nelle ore di fermo impianto. Il senso di tepore e benessere in casa è dovuto al fatto che, anche quando i termosifoni sono spenti, non si avverte il brusco calo termico conseguenza delle dispersioni associate al cattivo montaggio di vecchie o nuove finestre.
I consigli per una casa confortevole riguardano poi l’aspetto del comportamento adottato in relazione al momento successivo all’installazione delle finestre bioclimatiche. Infatti, data la sigillatura degli ambienti, è fondamentale garantire all’ambiente un frequente ricambio d’aria che però deve avvenire nelle ore più calde ed evitando aperture prolungate. Per questo, vale la regola del 3×3 ovvero di aprire tutte le finestre contemporaneamente tre volte al giorno per tre minuti. Un ottimale ricambio d’aria impedirà di saturare gli ambienti con l’umidità prodotte dalla presenza umana, da elettrodomestici (lavatrici in primis), dai vapori della cucina e del bagno. In tal modo, gli ambienti si manterranno sani e si eviterà la comparsa di umidità sui muri.
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Gianluca Caputo, amministratore delegato di Windor e ideatore del metodo Finestre Senza Pensieri